Name... neim!

La storia

Uzbekistan.

Urgut, nei pressi di Samarcanda. Siamo in un bazar decisamente NON turistico.

In pochi istanti siamo circondati da una folla di curiosi di tutte le età e di entrambi i sessi. Poche domande, molto sguardi, infinite strette, carezze, tirate, botte alle nostre moto.

Le vittime più illustri saranno:

- le ormai provate frecce di Fedro

- il copricodino posteriore sempre di Fedro, di cui inventerà una fantasiosa copertura, subito soprannominata “il pannolone”, costruita con compensato, legni vari e l’immancabile “nastro amerihano”!!! Che io sappia (maggio 2002) il pannolone sta ancora al suo posto e regge egregiamente (non si può dire lo stesso delle frecce, ridotte a dei moncherini!)

- gli specchietti adesivi (quelli piccoli di plastica, tipo quelli che usano gli automobilisti con roulotte al seguito) di Nevskij

A parte questo, il bazar era fantastico, fuori dall’immaginazione per confusione e varietà delle persone. Molte delle facce e delle espressioni che ho visto lì le ricorderò a lungo.

In più era davvero insolito il fatto che man mano che ci addentravamo nei vicoli del mercato, sentivo che tutti commentavano (in russo) sui turisti italiani che stavano arrivando!

Ultima nota: il titolo del filmato è dovuto a un approccio surreale di Fedro che chiedeva il nome non si capisce bene a chi delle 300 persone che lo assediavano, prima con un “name” pronunciato così come si legge, poi corretto nella pronuncia inglese “neim”

Per scaricare il filmato:

fate clic sull’immagine col tasto DESTRO del mouse e scegliete “Salva oggetto con nome”

PS: se non funziona, scrivetemi e troviamo una soluzione :)

Name... neim!
Name... neim!

(2,7 MB)

 

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