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Dintorni di Cracovia~ Dagli abissi alle stelle ~Come a voler copiare le caratteristiche che hanno reso famosa Cracovia, anche i suoi dintorni sono una combinazione tra bellezze naturali ed artistiche, unite in uno spazio ristretto. La regione attorno a Cracovia offre spunti di primissimo livello, tanto da meritare un viaggio apposito. Oltre alle spettacolari miniere di sale di Wieliczka, esistono altri siti imperdibili come il bel parco nazionale di Ojkow e le sue sculture naturali in pietra, i vicini monti Tatra, delle Alpi in miniatura, e la cittadina di Zakopane, capitale polacca degli sport invernali. WieliczkaIn questa cittadina a 15 km da Cracovia si trova la miniera di sale più antica d’Europa. Le dimensioni sono enormi, circa 300 chilometri di gallerie distribuiti su nove livelli, che arrivano a quasi 400 metri di profondità. Tra i suoi visitatori si ricordano Copernico, Goethe, Balzac, Chopin e molti altri. La particolarità che la rende unica al mondo è l’interno, decorato con statue, bassorilievi, nicchie e cappelle scolpite nel sale. Gli artisti sono gli stessi minatori i quali, a causa della pericolosità del loro mestiere, erano spinti ad una religiosità profonda che spesso si fondeva con la superstizione. Lo dimostrano i numerosi racconti e personaggi misteriosi che ruotano attorno alla minieria. La sua stessa scoperta risale a una leggenda. La principessa Kinga, figlia del re d’Ungheria, divenne moglie del principe di Cracovia. Ella si fece lasciare in dote un pozzo di sale nel quale, seguendo un’ispirazione divina, gettò il suo anello di fidanzamento. Mentre si avvicinava a Cracovia, ubbidendo ancora ad un’intuizione divina, Kinga diede ordine di scavare un pozzo proprio a Wieliczka: si imbatterono immediatamente nel sale e nel primo cristallo estratto fu rinvenuto l’anello. Da allora Kinga, la “Signora del Sale”, è la patrona dei minatori polacchi e a lei è dedicata la sala principale della miniera, dalle dimensioni impressionanti: alta 12 metri, lunga 55 e larga 18. Le pareti sono decorate da altari, bassorilievi e cappelle interamente ricavate nel sale. Qui si tengono concerti per la festa della patrona Kinga, a Natale ed in altre occasioni. L’altro protettore della miniera è Skarbnik. Se tagliava la strada a qualcuno o faceva un segno di divieto bisognava tornare subito indietro. Era uno spirito benigno che avvertiva di catastrofi imminenti come il crollo di una galleria o lo scoppio dei gas. È presente un museo con attrezzature, cristalli di sale e documenti. Parco Nazionale di OikowPochi km dopo aver abbandonato Cracovia in direzione nord ci si ritrova in un mondo a parte, vicino ma insieme lontanissimo dalla città, immerso in fitti boschi nei quali improvvisamente si aprono gole e grotte, e spiccano sculture rocciose dalle forme fantastiche affiancate da antichi manieri. Al limitare del parco si erge un picco in cima al quale troneggia il castello di Pieskowa Skala. Inizialmente residenza nobiliare, oggi ospita un museo con collezioni di quadri, sculture, mobili e una ricca biblioteca. Nelle vicinanze del palazzo di staglia la Clava di Ercole, una roccia alta 25 metri che ricorda chiaramente un ciclopico randello. Lungo la strada che conduce al castello si incrocia una piccola chiesa insolitamente costruita su un ponticello. La sua origine risale al secolo scorso quando fu vietato, dagli invasori zaristi, la costruzione sul terreno polacco di chiese cattoliche. Uno dei metodi per aggirare questo divieto fu quello di costruire le chiese sopra ai ponti, quindi non direttamente sul suolo! Monti TatraIl formidabile complesso, parte del grandioso massiccio dei Carpazi, è inserito nel Parco Nazionale Tatrzanski, a circa 100 km a sud di Cracovia. L’unicità di questo habitat ha spinto l’Unesco a dichiararlo Riserva della Biosfera. La relativa bassezza delle cime, la più alta è di 2500 metri, le ha procurato il nomignolo di Alpi in miniatura, ma non hanno nulla da invidiare alle rinomate parenti. Paesaggi spettacolari, decine di piccoli laghi che riflettono le cime circostanti, ambienti incontaminati e contemporaneamente attrezzature dedicate agli escursionisti ed agli sportivi degne dei migliori impianti europei. Uno dei laghi glaciali più belli, il Morskie Oko, letteralmente Occhio del Mare, deve il suo nome alla leggenda che vuole il suo fondale collegato tramite un cunicolo direttamente col mare. Qui trovano rifugio animali ormai rari, ad iniziare da quello che compare sul simbolo del parco: il camoscio dei Tatra, una sottospecie in pericolo. Inoltre si possono incontrare orsi bruni, linci, lupi, caprioli, cervi, aquile e rapaci di ogni tipo, galli cedroni, marmotte. Sono presenti anche numerose specie di piante e fiori endemiche. ZakopaneLa Chamonix dei Tatra, quasi al confine con la Slovacchia, è la capitale polacca degli sport invernali ed ospita una stazione sciistica apprezzata anche da tedeschi e inglesi. Sbaglia però chi relega questa piccola città soltanto a questo ruolo. Zakopane, abitata da oltre 4 secoli, vanta una architettura che porta il suo stesso nome. Questo stile deriva dalle abitazioni locali in legno, simili a piccole case delle fate ricche di verande, bovindi, abbaini, alti tetti spioventi, uniti ad una profusione di intarsi e decorazioni lignee, il tutto su fondamenta in granito. Oltre alle testimonianze ancora sparse nelle vie del piccolo centro storico, il museo dei Tatra qui ospitato descrive efficacemente, tramite la ricostruzione degli ambienti e delle tipiche abitazioni, lo stile di vita degli abitanti della zona: pastori e agricoltori. Inoltre vi sono collezioni di etnografia di costume e di arte popolari dei montanari. Passeggiando nel raccolto centro storico, pedonalizzato nelle vie centrali, potrà ammirare alcune vecchie abitazioni tipiche, come Casa Koliba, oggi museo, oppure acquistare decine di prodotti tipici, come dolci, formaggio affumicato, maglioni e tappeti di lana, nelle molte bancarelle che le affollano. |
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