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Diario di viaggio
In questa pagina parlo delle mie “avventure” e delle sensazioni provate durante il
viaggio; inoltre, fornisco un po’ di consigli e di informazioni relative ai campeggi in cui ho
dormito.
Buona lettura!
Prima di tutto riporto il chilometraggio di Nelìk!
Contachilometri alla partenza 68.501 |
Contachilometri allarrivo 78.031 |
Chilometri percorsi 9.530 |
La vera storia . . . (cronaca del viaggio)
N.B. Cliccando sulle immagini inserite nel testo si aprono le foto più grandi.
Tutti i prezzi riportati si riferiscono al 1998.
L’esperienza mi ha ormai insegnato che la teoria è molto diversa dalla pratica, e che
quello che mi diverto a pianificare durante l’inverno, alla fine viene sconvolto dalla realtà
dei fatti e dalle situazioni impreviste.
Tanto per iniziare non abbiamo fatto una tirata unica fino in Spagna, bensì ci siamo fermati
in Francia, in quanto siamo partiti da Torino molto tardi. Ci siamo fermati vicino Capo
d’Agde, a sud di Montpellier: un posto pieno di campeggi e di zanzare gigantesche.
Purtroppo non ho ritrovato la fattura, quindi non so dire nè il nome nè le tariffe, però,
visto che è la seconda volta che cadiamo nel tranello della Francia del sud, esaminate prima
i bagni, perchè anche quest’anno li abbiamo trovati in condizioni degne della stazione
Termini! Nella notte ha iniziato a piovere, e la pioggia ci ha accompagnato per diversi
giorni, provvedendo a mantenere bagnata la tenda e altre cose.
Il giorno dopo, in mezzo a un traffico molto intenso (era il 2 agosto), sotto un diluvio
notevole e con un freddo autunnale, siamo partiti alla volta della Costa Brava. Siamo arrivati a
pomeriggio inoltrato a Tossa de Mar e, dopo aver girato per tutti i campeggi della zona, siamo
andati al “Can Martì”, un campeggio molto carino che si raggiunge dal centro di Tossa (tenda
775 ptas, persona 750 ptas, moto 375 ptas, con piscina, bagni discreti).
La prima parte della Costa Brava è bellissima, fino a Tossa de Mar. Per chi ha avuto
l’occasione di vederla, assomiglia molto alla Costiera Amalfitana: costa scoscesa, strada stretta e
pienissima di curve (ottimo asfalto, aderente e senza buche), panorami e profumi fantastici.
Purtroppo, a causa della pioggia incessante abbiamo ritenuto inutile rimanere in un posto
prettamente marittimo, e siamo partiti alla volta di Valencia, fermandoci a Tarragona: è una
cittadina graziosa, ma personalmente penso che sia una gita carina da fare da Barcellona, ma
forse non vale la pena interrompere un lungo traferimento autostradale. Se non altro, dopo una
valanga d’acqua caduta nei pressi di Barcellona, a Tarragona ha smesso di piovere! Ci siamo
fermati al “Camping Devesa Gardens” (tenda 460 ptas, persona 460 ptas, moto 405 ptas, con
piscina a pagamento, market, bagni sufficienti) a una trentina di chilometri a sud di
Valencia, nei pressi di El Perellò. Il posto è carino, in mezzo a una zona protetta, e senza
zanzare; purtroppo abbiamo avuto la notte funestata dagli incessanti boati provenienti da
un paese in festa (è abitudine degli spagnoli proseguire i festeggiamenti per tutta la notte!).
Siamo ripartiti alla volta di Granada, stavolta sulle fantastiche “autopistas”, analoghe alle
nostre autostrade, però gratuite. Da questo punto in poi inizia un caldo soffocante.
Poco prima di arrivare siamo passati accanto al curioso paesino di Guadix, con molte case
scavate nella pietra. A Granada abbiamo pernottato al “Camping Granada”, nei pressi
di
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Campeggio di Granada (42 KB) |
Peligros, e a 5 km. dalla città. La posizione è magnifica, dato che si trova su una collina che
domina Granada, e la notte il panorama è fantastico, i bagni sono molto belli, e c’è la
piscina a pagamento (credo 100 ptas), però è abbastanza vicino alla superstrada, ogni tanto arrivano
dei cattivi odori dalla vicina zona industriale, e, soprattutto, l’ombra è scarsissima, aspetto questo da non trascurare in una zona dove piove
raramente e si superano i 35 gradi all’ombra!
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Patio dei Leoni, Alhambra (35 KB) |
Granada è una città bellissima, che vale la pena girare per bene. L’Alhambra è
fantastica, così come il quartiere Albaicin, da cui si gode una vista mozzafiato
sull’Alhambra. La stessa vista si gode dal
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Panorama dell’Alhambra dal quartiere Albaicin (41 KB) |
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Panorama sulla Sierra Nevada (38 KB) |
Sacro Monte, una zona poco battuta dai turisti, in
cui si può trovare un pezzetto della Spagna che uno immagina; infatti, al bar “Flamenco” abbiamo trovato un gruppo di
persone in cui alcuni suonavano la chitarra, altri cantavano e altri ballavano: uno spettacolo di flamenco gratuito! Nelle gite che
abbiamo fatto da Granada va segnalata quella fantastica sulla Sierra Nevada , un massiccio sterminato che offre ampi e indimenticabili
paesaggi (e un asfalto degno di una pista!!). Purtroppo, su nessuna guida era segnalato il fatto che la strada che arriva al Pico Veleta è
chiusa, e serve un permesso speciale per attraversare quel tratto di strada: infatti, quella zona è protetta e quindi chiusa al traffico.
Invece, si può arrivare vicini al Pico Veleta salendo direttamente da Granada, ma anche lì, a meno di 2800 metri, ci si deve fermare.
Un’altra gita è stata a Cordoba, una città molto bella, la cui Mezquita/Catedral va
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Mezquita/Catedral, Cordoba (52 KB) |
assolutamente vista: è un monumento unico al
mondo in cui una chiesa barocca è racchiusa all’interno di una moschea enorme! Anche il quartiere ebreo è molto bello.
Nell’ultima gita siamo andati a Jaen, Baeza e Ubeda: la prima è una
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Panorama sulla Meseta, Baeza (35 KB) |
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Piazza del Popolo, Baeza (45 KB) |
cittadina anonima, la seconda è molto
bella, e l’ultima è carina. In tutte queste gite il denominatore comune è stato il
caldo insopportabile, che mi costringeva a chiudere la giacca per non scottarmi il collo con l’aria rovente!
Dopo 5 giorni siamo partiti alla volta di Siviglia, facendo un lungo
giro per vedere la Costa del Sol: se non vi piacciono le discoteche e le cittadine stile Las Vegas, evitate accuratamente questa strada: è
trafficata in un modo incredibile e il panorama è brutto, pieno di grattacieli fin sulla riva del mare! Salendo verso Ronda la strada
torna bella, e la cittadina in questione è un piccolo gioiello!
A Siviglia abbiamo pernottato in un campeggio vicino ad Alcalà
de Guadaira, ma non ho più trovato la fattura. Posso dire che è molto ombreggiato, silenzioso,
però ha dei bagni bruttini (anche se puliti), una piscina bella (a pagamento), e la curiosa
caratteristica di avere, tra un albero e l’altro, una piattaforma in cemento sotto soli 10 centimetri
di terra: è impossibile piantare i picchetti e abbiamo dovuto fissare la tenda con dei grossi sassi.
La città è meravigliosa, e va girata a piedi
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Vista notturna della Cattedrale di Siviglia (36 KB) |
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Piazza di Spagna, Siviglia (30 KB) |
con calma, visitando tutto
(per gli studenti l’ingresso nell’Alcazar è gratuito!).
Dopo 5 giorni siamo partiti verso Lisbona; infatti, per motivi di
tempo, abbiamo tagliato l’Algarve. Il passaggio dalla Spagna al Portogallo è stato duro: da paesaggi infiniti, strade ben tenute e
guidatori corretti siamo passati ad una realtà completamente opposta: paesaggi “ristretti”, strade pessime e guidatori
semplicemente matti, anche se quest’ultima “scoperta” l’abbiamo fatta una volta arrivati a Lisbona. Lungo la strada ci siamo fermati a
Evora: la città mi ha lasciato piuttosto indifferente.
Trovare da dormire a Lisbona è stata un’avventura: prima
abbiamo provato nella zona a sud della città, sulla Costa de Caparica: i campeggi erano brutti e, soprattutto, stracolmi per colpa dell’Expo.
A Lisbona siamo andati nel “Parque Municipal de Campismo de Monsanto” (il telefono giusto è
7605169): le indicazioni sono ridotte al minimo, però basta seguire per Monsanto. Il campeggio è
bello, anche se sovraffollato: per fare il check-in abbiamo impiegato più di un’ora, così come per
il check-out. Le tariffe dettagliate non le ho, so che abbiamo pagato 3528 scudi per notte. Il
campeggio offre una piscina bellissima gratuita, supermarket, tavolini coperti per mangiare, e
zone apposite per lavare e stendere la biancheria.
Inizialmente Lisbona mi ha lasciato indifferente, e solo dopo aver guardato le foto a
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Piazza del Commercio (33 KB) |
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Rua Augusta (50 KB) |
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Cabo Roca (26 KB) |
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Torre di Belem (46 KB) |
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Palazzo Pena, Sintra (31 KB) |
Roma mi è sembrata carina: forse l’errore è stato
visitare prima la Spagna e poi il Portogallo (la mia ragazza, giustamente, mi aveva proposto il contrario,
ma io per motivi misteriosi non ho accettato!).
Nei dintorni, invece, abbiamo fatto delle belle gite:è
indispensabile andare a Sintra passando da Cabo da Roca , che è il punto più occidentale del continente
europeo; purtroppo, come si vede dalle foto, abbiamo trovato un tempo e una temperatura autunnali. Infine,
anche se noi non abbiamo fatto in tempo a vederla, a Queluz c’è una residenza molto bella.
Più a nord abbiamo visto il castello di Almourol, molto carino, anche se totalmente non segnalato (per
arrivarci bisogna fare circa 500 metri di strada sterrata: ormai Nelik si è rassegnata a fungere anche da enduro!!), mentre sono
notevoli il Convento di Cristo a Tomar, Batalha, Obidos è un gioiellino (tanto da chiedersi
come abbiano fatto i portoghesi a mantenerlo così!), mentre Cabo Carvoeiro offre una splendida vista sull’oceano. Fatima è costituita solo
dal moderno santuario, e non è nulla di eccezionale.
Andando verso Porto è indispensabile passare da Coimbra, una città
universitaria molto bella. Andando verso nord il paesaggio cambia, e diventa di nuovo
bello: molto verde con dolci colline che si inseguono.
Porto, a mio avviso, è la più bella città del Portogallo, sia architettonicamente, che per
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Vista notturna della
Cattedrale (37 KB) |
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Panorama di Porto visto da Vila Nova de Gaia (37 KB) |
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Campeggio Prelada (40 KB) |
l’atmosfera che vi si respira. Se andate in campeggio rinunciate
immediatamente a cercare quello di Gondomar: è INTROVABILE (anzi, se lo trovate ditemi come avete fatto!).
Anche il campeggio di Porto, il “Parque de Campismo da Prelada”, è mal segnalato, però è
bello, immerso in un bosco e con piazzole delimitate da siepi molto alte; purtroppo è vicino
all’autostrada, quindi è rumoroso, e i bagni sono sufficienti; le tariffe sono: tenda 550 scudi, persona 580 scudi, moto
380 scudi, il market ha prezzi alti.
A Porto sono da visitare le cantine di Vila Nova de Gaia, che
offrono una degustazione gratuita del famoso vino Porto. Le gite che abbiamo fatto hanno toccato Viana do Castelo, Barcelos, Braga (in particolare il santuario Bom
Jesus do Monte) e Guimarães: sono tutti paesini belli, che vale la pena visitare.
Siamo ripartiti per la Spagna, e ho avuto la pessima idea di fare la strada che passa per
Bragança: il paesaggio era bello, però ho fatto la strada peggiore che abbia mai percorso!! Erano
90 km. in rifacimento, e per i portoghesi (così come per gli spagnoli), rifare una strada significa
riportare a nudo la terra lasciando una striscia di sassi per decine di km. (gli spagnoli sono più
discreti, rifanno un pezzetto alla volta!). Per tutto il tempo son dovuto stare attentissimo a non
finire per terra, lungo un “strada” che era sicuramente più adatta a
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Strada verso Bragança (45 KB) |
una Africa Twin, che non a una CBR! Alla fine abbiamo accolto la Spagna
come una liberazione, con le sue strade magnifiche, larghe e sempre ben asfaltate, tanto da sconsigliare l’utilizzo dell’autostrada. A Valladolid siamo
stati nel campeggio “El Plantio”, in località Simancas: il posto più pieno di
zanzare che io abbia mai visto, molto peggio della Camargue o della zona degli stagni in Boemia (vicino Trebon), però, incredibile ma vero, non
pungevano! Per una notte abbiamo pagato 1775 ptas, e ha bagni brutti, un market minuscolo e
una piscina a pagamento. Valladolid è anonima.
Dopo un bel viaggio, in cui abbiamo attraversato paesaggi
splendidi, siamo arrivati a
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Piazza di Nostra Signora del Pilar, Saragozza (47 KB) |
Saragozza , una città davvero carina! Abbiamo dormito nel
“Camping Casablanca” (tenda 600 ptas, persona 1250 ptas, moto 555 ptas), che ha dei bagni
discreti, piscina gratuita e un market.
Come ultima tappa siamo andati a Cadaques, nel cuore della
Costa Brava subito sotto la Francia. Lungo la strada siamo passati sul Montserrat, per andare a vedere l’omonimo
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Monastero di Montserrat (42 KB) |
monastero. La strada è bellissima, e la
montagna offre dei paesaggi incredibili, con una vista mozzafiato verso Barcellona. A
Cadaques ci siamo fermati al “Camping Cadaques” (tenda 675 ptas, persona 535 ptas, moto 430 ptas), che è affollato, privo di
piazzole delimitate, ha bagni brutti, però ha un market fornito.
La tappa del ritorno è stata molto lunga e faticosa: abbiamo deciso di
non fare le Alpi, ma di passare dalla Costa Azzurra e di risalire a Torino tramite la
Torino-Savona: sull’autostrada francese, nel tratto vicino al confine italiano, è pieno di
caselli, in cui ti chiedono pochi franchi, e il tratto iniziale della Torino-Savona è un incubo,
soprattutto se fatto nel cuore della notte con quasi 800 km. sulle spalle!
Per concludere, anche quest’anno la Spagna si è rivelata un paese magnifico, con una varietà
di paesaggi che ha dell’incredibile, andando dal deserto nella zona centrale, fino all’alta
montagna nei Pirenei; dal paesaggio irlandese della Galizia, allo splendido mare della Costa
Brava e con delle città magnifiche, ricche di monumenti e generalmente ben tenute; ha
ottime strade larghe e ben asfaltate (spesso l’autostrada, che è cara come in Italia, è inutile), non ho mai
avuto problemi per il rifornimento e al volante sono corretti (per i miei standard romani). Il
Portogallo, nella zona centrale, mi ha sinceramente un po’ deluso; fare rifornimento può non
essere facile (sulla statale che ho fatto per entrare in Portogallo non ho incontrato un solo
distributore per almeno 100 km, a meno di andare a cercare in qualche paesino!), i portoghesi
prima di investirti tagliandoti la strada hanno sempre l’accortezza di mettere la freccia, e i
motociclisti locali hanno la curiosa abitudine di non scendere mai sotto ai 12000 giri/min, o
sotto ai 130 km/h! Forse è a causa di questo loro comportamento “sbarazzino” che un giorno si
sono rifiutati di farmi fare il pieno (hanno il self-service, come in tutta Europa) bloccandomi la
pompa perchè ero da solo (quando ero con la mia ragazza non mi hanno mai fatto problemi!), e
volevano prima il contante, e poi se ne poteva parlare (!!); quando gli ho fatto notare a gesti che
non avevo la palla di cristallo e non avevo idea della quantità di benzina che sarebbe entrata, mi
hanno concesso in via straordinaria di fare il pieno! Andando verso nord la situazione migliora, si
trovano panorami e città più belle, ma le strade rimangono per lo più bruttine, male asfaltate e
strette. I portoghesi difficilmente parlano inglese, mentre il francese è molto parlato; inoltre
abbiamo trovato perfettamente inutile chiedere indicazioni: sono prolissi all’eccesso,
imprecisi e fanno di tutto per confonderti le idee, anche se sono molto gentili e disponibili.
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