Attrezzatura per la moto
Borse da serbatoio
A cinghie
A magneti
Altre soluzioni
Caratteristiche comuni
Portacartine
Protezione antipioggia
Altre caratteristiche
Valigie laterali
Morbide
Rigide
Telaio di supporto delle valigie rigide
Baule posteriore
Accessori: poggiaschiena
Accessori: portapacchi
Accessori: stop supplementare
Capacità di carico
Altri dispositivi
Bauli per moto ipersportive
Zaini e altro
Come caricare la moto
Protezioni varie
Cupolino rialzato
Coperte protettive
Paramani imbottiti
Attrezzatura per la moto
L’attrezzatura per la moto riguarda principalmente la dotazione tecnica necessaria per affrontare comodamente qualsiasi viaggio, lungo o
breve che sia. Infatti il lato tecnico riguardante la preparazione meccanica del mezzo è stata affrontata nella pagina
Preparare la moto. Quindi qui parlerò unicamente di quegli accessori utili per poter effettuare una trasferta.
Iniziamo col parlare di come caricare la moto, cioè dei contenitori disponibili e, di seguito, di come disporre i bagagli all’interno
degli stessi.
Borse da serbatoio: cinghie vs magneti
Iniziando dalla parte anteriore, l’oggetto che permette di stivare i bagagli anteriormente, sulle moto stradali, è la borsa da serbatoio.
Di queste ne esistono diversi tipi, ma le categorie principali sono due: quelle a cinghia e quelle a magneti. La differenza riguarda il modo in cui
si agganciano al serbatoio. Le prime sfruttano delle cinghie che passano sotto al serbatoio mentre le seconde sfruttano il materiale metallico del
serbatoio grazie a dei piccoli magneti inseriti nella base.
Quelle a cinghia
Entrambe le soluzioni non sono prive di difetti, iniziamo con le borse a cinghia (che sono quelle che uso dall’epoca del primo viaggio in
moto, risalente al 1994). Il difetto delle cinghie risiede principalmente nella macchinosità del montaggio della borsa. Infatti occorre smontare
leggermente le fiancate laterali, se la moto è carenata, e far passare le cinghie sotto al serbatoio. Quindi porta via un certo tempo e il 99%
delle volte ci si sporca per bene le mani! Inoltre, spesso il fondo di queste borse non è estremamente curato, in quanto non avendo i magneti
che si aggrappano facendo forza proprio sul fondo della borsa, non si ritiene necessario fare il fondo in un materiale pregiato. Purtroppo questa
caratteristica, nei lunghi viaggi in cui si lascia montata la base per numerosi giorni consecutivi provoca degli aloni sulla verniciatura del
serbatoio.
Oltre al montaggio, anche l’operazione di rifornimento benzina può non essere così semplice. Infatti, poichè la borsa è saldamente ancorata
con le cinghie al serbatoio, nel momento in cui si deve aprire il tappo, si perderà molto tempo per slacciare le cinghie e far passare la pompa
della benzina sotto la base della borsa. Questo problema però è quasi sempre risolto dalle case costruttrici delle borse che praticano, in
corrispondenza del foro del serbatoio, un buco in modo che al momento di fare il pieno, è sufficiente staccare leggermente la borsa tramite la
zip, ma lasciando la base sempre ancorata alla moto. Purtroppo la mia borsa da serbatoio non aveva questa caratteristica e il primo viaggio
europeo l’ho passato a slacciare e riallacciare continuamente le cinghie, poi ho praticato un foro in corrispondenza del tappo del serbatoio e
da allora ho risolto il problema.
Occorre però osservare un’ultima considerazione sul buco nella base della borsa: infatti si tratta del punto più debole della base, e i tiranti
che passano sotto al serbatoio vanno a far forza proprio in corrispondenza del buco, perciò occorre assicurarsi che le cuciture e il materiale
siano di buona qualità, altrimenti si rischia uno strappo.
Il discorso della zip ci introduce al modo in cui la borsa vera e propria viene attaccata alla base. Nel 90% dei casi avviene tramite una
zip che corre tutto intorno al perimentro della borsa. A volte l’attaccatura avviene tramite degli agganci tipo quelle delle cartelle o delle
24 ore. Anche in questo caso non esiste una soluzione migliore in assoluto: la zip è più pratica, però rischia di sfilacciarsi all’attaccatura
più di quanto non facciano gli attacchi rapidi, però tutto sommato penso che la zip sia la soluzione più pratica. Al momento di comprare una
borsa da serbatoio occorre fare attenzione alla qualità delle zip perchè sono tra le parti più sollecitate quando si viaggia.
Prima di parlare delle caratteristiche che deve avere qualcunque tipo di borsa da serbatoio, con o senza cinghie, voglio fare il
confronto tra quello detto finora per le borse a cinghia e le borse a magneti.
Torna al sommario
Quelle a magneti
Come detto all’inizio, le borse a magneti sfruttano delle piccole calamite poste sul fondo della base per attaccarsi al serbatoio.
I vantaggi sono chiari: si monta e si smonta la borsa in pochi istanti, però i difetti a mio avviso sono più numerosi.
Infatti, solo i magneti spesso non sono sufficienti a tenere in posizione la borsa, poichè quando si viaggia la moto viene investita da
una grandissima quantità d’aria, e se la borsa sporge molto dal profilo della moto, rischia di muoversi e spostarsi, squilibrando anche la
moto, oltre che essere scomodo. Per cui alla fine quasi tutti i possessori di borse a magneti devono utilizzare almeno una cinghia anteriore
che passa sotto il cannotto di sterzo per fissare la base e assicurarsi che non si muova. Naturalmente dipende dalla tipologia di moto, in
quanto una moto molto protettiva dall’aria metterà meno in crisi una borsa a magneti, e la cinghia potrebbe non essere necessaria. Però,
ripeto, molto spesso si è costretti, nonostante si possieda una borsa a magneti, ad usare anche delle cinghie, per cui si viene a perdere
buona parte del vantaggio dei magneti. Inoltre, spesso la parte inferiore della borsa costituisce un pezzo unico con la borsa stessa, per
cui quando si toglie la borsa si è costretti a portarsi dietro tutto, e i magneti pesano! D’altro canto, se si ha la possibilità di staccare
la borsa dalla base, si corre il rischio di farsi rubare la base, in quanto basta tirare con un po’ di forza e viene via.
Proseguendo con le caratteristiche negative delle borse a magneti c’è il fatto che, poichè la parte inferiore della borsa viene a contatto
con forza con il serbatoio stesso, oltre ad accertarsi che il materiale con cui è costruito il fondo sia di buona qualità, bisogna sempre fare
attenzione al fatto che, rimontando la base, non si sia fermato sul fondo un sassolino o qualcosa del genere, poichè in questo caso ci si
ritroverà con il serbatoio completamente graffiato. Naturalmente questo è un problema presente anche per le borse a cinghia, ma proprio per
il principo usato dalle borse a magneti, i danni causati da un sassolino sono sicuramente maggiori.
Infine, c’è il difetto forse principale delle borse a magneti: per poterne usare una, bisogna avere il serbatoio di metallo!! Molte moto
hanno un finto serbatoio in resina o policarbonato e i magneti sono del tutto inutili per queste moto.
Tutto sommato, quindi, possedendo da una vita la borsa a cinghia e avendo osservato tutti questi difetti dai miei amici con le borse a
magneti, penso che in fin dei conti le borse a cinghia siano migliori per i lunghi viaggi in cui non occorre montare/smontare troppo spesso
la base della borsa (operazione che comunque porta via un minuto al massimo, contro i 5 secondi di una borsa a magneti!), altrimenti forse
è più comoda la borsa a magneti. Fatto sta che ormai in commercio si trovano prevalentemente le borse a magneti.
Torna al sommario
Altre soluzioni
Una soluzione alternativa sia alle borse con cinghie che a quelle con magneti è offerta dai copriserbatoi che ricoprono interamente il
serbatoio della moto (gli unici che conosco sono di una marca mi sembra francese, forse la Bagster) e sono dotati di piccoli ganci per la borsa
dedicata. In pratica questa soluzione fornisce una protezione integrale del serbatoio e ha la praticità di essere progettata come un tutt’uno
con la borsa da serbatoio.
Torna al sommario
Caratteristiche comuni
Passiamo ora alla parte della borsa in cui vengono caricati i bagagli. Generalmente le borse migliori sono composte da due parti separate
e staccabili: una piccola per i viaggi brevi e le gite fuori porta, che non ingombra e permette di metterci dentro le cose indispensabili in
queste situazioni, come la macchina fotografica, le cartine e le guide. Poi c’è la parte che viene montata sporadicamente, in occasione di
viaggi più lunghi.
Per questo motivo occorre fare attenzione che la borsa sia cotruita proprio in questo modo, cioè modulare: due parti staccabili una per i
viaggi brevi e la "prolunga" per caricare il massimo dei bagagli. Al limite, se non ci sono due parti staccabili, bisogna almeno
pretendere che la borsa sia riducibile come dimensioni esterne, tramite zip o altri modi, altrimenti se si ha sempre a disposizione una borsa
alta ad esempio mezzo metro, ogni volta che non verrà riempita completamente, si affloscerà e/o sbatterà in continuazione.
Alcune borse, seguendo in modo ancora migliore questo principio, offrono addirittura la possbiiltà di attaccare alla base solo il portacartine,
e il resto della borsa è suddiviso sempre in due parti. Ma del portacartine parleremo più avanti.
La borsa vera e propria deve essere costruita con un materiale robusto e resistente alla abrasione, ad esempio in Cordura o simili. Infatti
in caso di scivolata una borsa poco resistente potrebbe strapparsi con facilità, con la conseguenza di renderla inutilizzabile.
Inoltre, se il materiale esterno è resistente, sarà anche leggermente impermeabile, per cui in caso di pioggia resisterà più a lungo. Alcune borse
che si sviluppano molto in altezza prevedono anche degli inserti rigidi laterali che danno rigidità alla borsa mantenendola più stabile anche quando
non viene riempita completamente.
Un’altra caratterisitica molto importante riguarda le tasche laterali: sono davvero utili in miriadi di situazioni, dal conservare gli
occhiali da sole o il biglietto dell’autostrada o gli oggetti piccoli che se messi in altri posti si potrebbero perdere. Ovviamente il sistema di
chiusura migliore è la zip, ma se c’è un buon velcro, è altrettanto valido, anche se questo tende a rovinarsi rapidamente se non è di ottima
qualità.
Torna al sommario
Il portacartine (non quelle da fumare!!)
La parte superiore possiede una delle parti più importanti in una borsa da serbatoio: il portacartine. Dovete tenere presente che la borsa
sta proprio sotto al naso del pilota, per cui è una comodità incredibile poter mettere la cartina con il percorso da seguire proprio sotto
gli occhi. Quindi, come condizione essenziale, ci deve essere il portacartine!
Purtroppo molto spesso il portacartine è di dimensioni ridicole: dovete sempre pensare che le cartine più comuni sono piuttosto grandi,
per cui la dimensioni della parte trasparente deve essere almeno di 20x20 cm, ovviamente ogni cm in più è benvenuto!
Inoltre, non solo spesso il portacartine è di dimensioni lillipuziane, ma altrettanto spesso l’apertura che permette l’inserimento delle
cartine è microscopico, costringendo a distruggere la cartina che ci si infila! La mia borsa da serbatoio ha un portacartine di 25x28 cm ed
entrano quaasi tutti i tipi di cartina.
Un altro aspetto sul portacartine riguarda il metodo di chiusura dell’apertura per introdurre le cartine: spesso avviene tramite una
zip, però può essere fatto in velcro. Il vantaggio del velcro è che si può fabbricare una piccola "prolunga" per introdurre
cartine più grandi. Infatti, la mia borsa è fatta proprio così e per infilare un atlante stradale della Russia, lungo 30 cm, ho preso due
strisce di velcro, le ho unite con un elastico e ho creato così una prolunga che è in grado di bloccare in posizione anche cartine molto
più lunghe.
Torna al sommario
Protezione antipioggia
La borsa da serbatoio purtroppo è in tessuto, per cui teme l’acqua, anche perchè è molto esposta. E’ indispensabile quindi una copertura
in materiale impermeabile che sia morbida ma resistente allo stesso tempo.
Inoltre tale copertura deve essere o trasparente per consentire di continuare a guardare la cartina anche in caso di pioggia, oppure deve possedere
un’altra tasca superiore, trasparente e impermeabile,dove infilare la cartina. La mia borsa ha una copertura di questo ultimo tipo, solo che la
plastica trasparente superiore, dove si infila la cartina, è fatta con un materiale molto rigido, per cui si è rotta in moltissimi punti e ormai
quando piove, prima di mettere lì sopra la cartina, devo infilarla in una bustina di plastica trasparente che porto appositamente da casa,
altrimenti si ridurrebbe un blocco di carta macerata!
Torna al sommario
Altre caratteristiche
Un ultimo aspetto delle borse da serbatoio riguarda la caratteristica di alcune (principalmente quelle a magneti) di trasformarsi in pratici
zainetti, con cinghie che vengono fissate all’occorrenza ed evitano la scomodità di essere portate dalla maniglia. La maniglia comunque non dovrebbe
mai mancare, e bisogna accertarsi che sia sufficientemente robusta, poichè una borsa da serbatoio ben carica può pesare anche 15 kg!
Bene, direi che sulle borse da serbatoio ho detto tutto! :)
Torna al sommario
Valigie laterali: morbide vs rigide
Passiamo allora alla parte posteriore. Il modo principale di caricare la parte posteriore sono le borse laterali.
Anche queste seguono due "filosofie": quelle morbide e quelle rigide. Come sempre ciascuna soluzione ha vantaggi e svantaggi
e sta ad ognuno verificare quali situazioni si verificano più spesso e scegliere la soluzione migliore nel suo caso.
Torna al sommario
Quelle morbide
Iniziamo a parlare di quelle morbide: il difetto principale risiede nell’impermeabilità delle borse. Infatti, essendo morbide sono fatte in
tessuto e poichè sono molto esposte agli agenti atmosferici, si corre il rischio che la parte interna si inumidisca o addirittura si inzuppi. I primi
viaggi li ho fatti con delle borse laterali morbide e nonostante le precauzioni, ricordo ancora una tappa Varsavia-Cracovia fatta interamente sotto
l’acqua e potete immaginare il disagio e l’arrabbiatura quando all’arrivo eravamo inzuppati e anche tutti i nostri ricambi erano fradici! Pr questo
motivo bisogna fare attenzione che la sacca interna che normalmente c’è nelle borse laterali morbide sia ben fatta e molto grande, in modo da
contenere tutti i bagagli anche quando si riempono al limite le borse. Tutt’al più si può pensare di mettere dei sacchetti di platica intorno, in
modo da impermeabilizazre ulteriormente.
Inoltre le borse morbide richiedono anche un certo tempo per essere montate e fissate alla moto.
Infine, generalmente le borse laterali morbide sono piccole, anche se esistono diversi modelli "modulari", sullo stile delle borse
da serbatoio: se vengono caricate molto si aprono ulteriormente tramite una zip, altrimenti sono ridotte e poco ingombranti.
I vantaggi invece riguardano molti aspetti. Il primo è l’economicità di questa soluzione. Infatti, non avendo il telaio rigido tipico delle
valigie rigide, costano molto meno.
Inoltre, e sicuramente il vantaggio principale è questo, se si percorrono strade accidentate, le borse morbide assorbono infinitamente
meglio i contraccolpi di quanto non facciano le valigie rigide, a cui si possono rompere sia gli attacchi, sia il telaio di supporto, creando un
problema molto grave per il proseguimento del viaggio.
Infine l’ultimo vantaggio, di non poco conto: le borse morbide nel 90% dei casi sono riutilizzabili su tutti i modelli di moto, mentre
le vbagligie laterali richiedono come minimola sostituzione degli attacchi e in alcuni casi anche del telaio di supporto.
Come ulteriore osservazione sulle borse laterali morbide, bisogna fare attenzione alla qualità e alla fattura della parte che passa sopra la
sella. Infatti, non avendo un telaio di supporto le borse morbide si appoggiano a mo’ di bisaccia sopra la sella, per cui il passeggero si
ritrova a sedere sopra una parte di tessuto che, se è grossolana, può risultare molto scomoda per il suo fondoschiena!
Inoltre, bisogna fare in modo che non scivolino verso il retro della moto. Infatti, poichè sono perfettamente aderenti al codone posteriore,
possono sia rovinare la carrozzeria, sia rompere le frecce posteriori se, a forza di buche, le valigie vanno a interferire con le frecce.
Torna al sommario
Quelle rigide
Parlando invece delle valigie rigide, il vantaggio principale è che sono completamente e assolutamente impermeabili: può piovere in
qualunque modo, ma non entrerà mai una sola goccia!
A parte questo vantaggio, che ne sono anche altri, ma tutti possono essere attribuiti anche alle borse morbide.
Infatti in genere le valigie rigide sono più capienti di quelle morbide, ma come ho detto prima, esistono alcuni modelli espandibili di borse
morbide che diventano più grandi di molti bauletti. La modularità delle valigie laterali è presente anche in qualche modello della BMW: hanno
delle leve che retringono o allargano la sezione laterale delle valigie secondo necessità.
Un altro vantaggio delle valigie rigide riguarda la trasportabilità: in genere sono più comode quando si deve portarle nella camera
d’albergo o dentro la tenda, sia perchè sono dotate di un maniglione rigido, sia perchè sono divisibili, mentre le valigie morbide sono
attaccate l’una all’altra.
Alcuni modelli di valigie prevedono delle borse flosce interne per facilitare il posizionamento dei vestiti e mantenere più ordine all’interno
della valigia stessa.
Torna al sommario
Il telaio di supporto delle valigie rigide
Per il resto le valigie rigide hanno solo difetti: sono molto costose, sia le valigie in sè che gli attacchi e il telaio di supporto.
Quest’ultimo va curato attentamente, poichè è molto sollecitato e rischia delle rotture con conseguenze molto brutte sia per chi vi segue, sia per
il proseguimento del viaggio stesso.
Spesso infatti il telaio viene fatto in metallo che rischia di raccogliere l’acqua durante le piogge e di arrugginirsi lentamente, tradendovi
all’improvviso. Per questo motivo occorre ispezionare di frequente, soprattutto prima di una partenza impegnativa, le condizioni del telaio e degli
attacchi tra questo e la moto, in modo da rilevare punti di ruggine o bulloni allentati.
Infine il difetto potenzialmente più pericoloso riguarda lo scarso assorbimento delle asperità dell’asfalto. Se ci si trova a viaggiare su
strade dissestate, come alcune stradine di montagna, sterrati o in Paesi in cui non rifanno l’asfalto molto spesso (come l’Ucraina!!) il
telaio essendo rigido assorbe poco i contraccolpi e li trasmette completamente alle valigie che rischiano di rompersi. Per questo motivo quando
si viaggia su strade accidentate conviene assicurare tra loro le valigie tramite delle cinghie.
Descrivo anche brevemente il telaio di supporto delle valigie rigide: può essere fatto in metallo o in plastica: il primo è più robusto ma
può essere più pesante, mentre il secondo è l’esatto contrario: è meno resistente ma può essere più leggero. Il telaio può comprendere anche le
frecce, quando è molto aderente alla moto e impedirebbe il mantenimento di quelle originali; in questo caso il telaio diventa davvero costoso,
anche 400mila lire, a cui si deve aggiungere il prezzo delle valigie.
L’importante è verificare che il telaio non sia troppo basso rispetto al forcellone, in quanto in caso di una forte botta, può andare a
sbattere contro le valigie, con conseguenze imprevedibili.
Sempre tra le precauzioni in fase di montaggio del telaio e delle valigie, bisogna controllare la distanza di queste ultime dallo scarico.
Infatti le temperature raggiunte dalla marmitta può essere tale da sciogliere la plastica delle valigie.
Torna al sommario
Il baule posteriore
Il baule posteriore rientra nel discorso sulle valigie laterali, per cui vanno prese le stesse precauzioni.
Accessori: il poggiaschiena
Un aspetto da considerare riguarda l’eventuale poggiaschiena che si può montare per far stare più comodo il passeggero, però dovete tenere
presente che quando il baule posteriore è carico, non convien far appoggiare il passeggero, altrimenti si rischia di rompere tutto!
Torna al sommario
Accessori: il portapacchi
Sopra al baule posterioe di può montare una piastra portapacchi, in modo da poterci legare sopra in sicurezza altri pacchi o borse. Infatti,
senza il portapacchi supplementare, poichè la parte superiore del baule posteriore generalmente è curva, si corre il rischio che il bagaglio
scivoli all’indietro. Se si decide di montare la piastra portapacchi, dovete rinforzare adeguatamente sia il coperchio del baule, tramite rondelle
molto grandi in corrispndenza dei buchi, e il supporto del baule, che deve esser in grado di reggere un peso molto superiore.
Torna al sommario
Accessori: stop supplementare
Un altro accessorio molto utile che si può montare sul baule posteriore è lo stop suplementare. Infatti quando la moto è molto carica lo stop
originale può trovarsi molto più in basso rispetto alla posizione normale ed essere parzialmente nascosto dal baule. Per questo motivo si può montare
uno stop supplementare, che però può intralciare nel montaggio/smontaggio del baule stesso a causa del filo che deve agganciarsi allo stop della
moto.
Torna al sommario
Capacità di carico
Vediamo un’ultima annotazione circa le valigie rigide a proposito della capacità di carico. Sicuramente chi possiede una valigia rigida ha
letto le raccomandazioni del costruttore, che consiglia di caricare la valigia con meno di 5 kg ad andature non superiori ai 110 km/h. Questo è un
modo per scaricarsi la "coscienza" (anche civilmente e penalmente parlando!) in caso di rotture accidentali dei bauli che, ripeto,
possono essere molto molto pericolose. Infatti qualunque motociclista, calcolando che la valigia vuota pesa 3 kg, caricherà il telaio con più di
5/7 kg. In linea di massima, una valigia è in grado di portare tranquillamente 15 kg di bagagli, però è consigliabile irrobustire il telaio di
supporto con tubi o con bulloni supplementari.
Torna al sommario
Altri dispositivi: zaini, ecc.
Per concludere la parte relativa ai contenitori dei bagagli, si osservano altre attrezzature più particolari.
Bauli per moto ipersportive
Esistono dei bauli per le moto ipersportive che si legano sul sellino del passeggero e si fissano al codone della moto tramite delle cinghie.
Questo è un buon modo se non si vuole montare un portapacchi per il baule, però deve essere anche sfornito di fidanzata, altrimenti è impossibile
utilizzarlo!
Il vantaggio di questa soluzione, rispetto a un bauletto posteriore, è che mantiene più o meno inalterato il baricentro della moto. Infatti il
baule posteriore sposta in modo molto evidente il centro della moto, e la guida ne risente sicuramente. Ma di questo parlerò più avanti, nella
parte relativa al modo di caricare i bagagli.
Torna al sommario
Zaini e altro
Oltre a questo sistema per le moto ipersportive si può pensare di utilizzare zaini e borsoni più o meno grandi per non dover comprare delle
attrezzature più costose. In questo caso bisogna pensare a come renderli impermeabili in caso di pioggia. Una soluzione è fornta dai grandi sacchi
neri della spazzatura. Questo metodo l’ho usato il primo anno in cui ho viaggiato, in quanto avevo comprato la piastra del baule ma non il baule per
mancanza di soldi. Per questo motivo sulla piastra avevo legato un grande zaino in tessuto e quando iniziava a piovere lo mettevo dentro a un sacco
della spazzatura.
Però questa soluzione ha due difetti principali: il primo riguarda la robustezza della busta. Infatti, essendo continuamente esposta all’aria, si
rovina molto rapidamente. Il secondo riguarda l’incredibile quantità di fango che il sacco raccoglie e soprattutto trattiene. Al termine di un
temporale, quindi, occorrerà lavarlo e asciugarlo. Comunque sono dei problemi di poco conto se si considera l’enorme risparmio.
Per quanto riguarda altri modi di caricare la moto, come usare zaini e altro sistemati direttamente sulle spalle del guidatore e/o del
passeggero, ne parlerò tra poco nel capitolo relativo a come caricare la moto.
Torna al sommario
Come caricare la moto
Affrontiamo quindi questo tema: come caricare la moto? Esiste un modo migliore di altri?
In genere la linea guida che si deve considerare è questa: modificare il meno possibile il baricentro della moto. Infatti, caricando
all’inverosimile valigie laterali e ancora peggio il pbaule posteriore, il peso della moto si sposta eccessivamnte all’indietro, facendo sbacchettare
pericolosamente lo sterzo non appena si raggiunge una certa velocità (sulla mia moto questo avviene tra i 60 e i 90 km/h: se in questa fascia di
velocità lascio il manubrio, inizia a sbacchettare paurosamente e devo riprenderlo immediatmente in mano, prima di essere catapultato a terra!).
Quindi, per spostare il meno possibile il baricentro della moto occorre mettere gli oggetti più pesanti nella borsa da serbatoio, in modo
che l’avantreno risulti più caricato. Inoltre, mantenendo le valigie più leggere diminuiscono i pericoli di rotture nel telaio delle valigie e degli
attacchi delle valigie stesse.
Per quanto riguarda il modo di caricare la borsa da serbatoio, in genere è consigliabile mettere le cose più alte e voluminose nella parte
anteriore della borsa, in modo da "gonfiare" maggiormente la parte anteriore, così che il pilota risulti più protetto dall’aria. Infatti
quando la borsa da serbatoio è piena, questa costituisce un ottimo schermo di protezione per il pilota da aria e acqua. Però bisogna fare
attenzione a non riempire troppo la borsa nella parte vicina al pilota, altrimenti rischia di ritrovarsi con la borsa che "punta"
sotto al mento e dopo poche ore di guida diventa una vera e propria tortura!
Per quanto riguarda la disposizione degli oggetti, consiglio di mettere gli oggetti più pesanti sul fondo della borsa da serbatoio, e quelli
più leggeri sopra, in modo da rendere più stabile la borsa stessa e meno soggetta ad ondeggiamenti e spostamenti.
Per quanto riguarda invece i bauli laterali e posteriori, l’aspetto principale da tenere presente è che le due valigie laterali abbiano
lo stesso peso per non sbilanciare la moto, e che il baule posteriore sia il più leggero possibile, per non spostare troppo indietro e troppo in
alto il baricentro della moto.
Per quanto riguarda il riempimento delle valigie, non ho sviluppato tecniche particolari, se non alcuni modi di piegare i vestiti che fanno
guadagnare un po’ di spazio. Dovete tenere presente che alla partenza va piegato tutto perfettamnte per far guadagnare un po’ di spazio. Infatti,
contrariamente a quello che si crede, dopo pochi giorni di viaggio i vestiti occuperanno sempre meno spazio, probabilmente perchè si
"abituano" a stare compressi, per cui meglio si carica il baule al momento della partenza, e più roba si riesce a portare, poichè poi
questa occuperà meno spazio.
Un modo per riempire al meglio le valigie rigide consiste nel mettere piegati e stesi i vestiti più ingombranti (jeans, maglioni, ecc.), e
mettere in un secondo momento i vestiti più piccoli e meno voluminosi (mutande, calzini, ecc.) per riempire gli spazi lasciati liberi dagli
altri vestiti. Le valigie morbide, naturalmente, non hanno questo problema, poichè, in quanto morbide, aderiscono prefettamente al contenuto, perciò
viene sempre sfruttato tutto lo spazio a disposizione
Bisogna anche ricordare di portare qualche sacchetto di plastica per conservare le scarpe e i panni sporchi.
Un buon posto, dove mettere l’attrezzatura per la pioggia (di cui parlerò nella parte relativa
all’Attrezzatura per il pilota) è proprio il baule posteriore. Infatti si tratta di indumenti molto leggeri e ingombranti;
in questo modo si è "costretti" a caricare di meno la parte posteriore della moto, a tutto vantaggio della manovrabilità e della
stabilità.
L’ultima osservazione circa il modo di caricare la moto riguarda gli zaini: spesso incrocio motociclisti sadici che fanno indossare zaini più
o meno pesanti alle fidanzate. Va ricordato che *qualunque* zaino, dopo poche ore che lo si porta sulle spalle, diventa una vera e propria tortura,
per cui, per non trasformare un momento meraviglioso come un viaggio in moto, in un incubo, pensate a un modo alternativo di fissare gli zaini:
o sopra al baule posteriore o su una piastra. Anche perchè, e qui gli "zainisti" si grattino pure, in caso di cadutra, avere uno zaino
magari anche pesante sulle spalle, di certo non è d’aiuto!
Torna al sommario
Protezioni varie
In questo paragrafo descrivo alcuni accessori della moto che mirano a proteggere il pilota dalle intemperie o semplicemente dal vento.
Cupolino rialzato
L’ultimo articolo relativo alla moto che aiuta nei viaggi più o meno lunghi è il cupolino rialzato. Spesso si tende a sottovalutare questo
dettaglio, ma un cupolino che devia l’aria in modo più efficace rispetto a quello originale permette un notevole alleggerimento di carico sulle
spalle del pilota, che si affatica in modo nettamente inferiore. In genere il costo è contenuto, intorno alle 100mila lire ma il vantaggio che
se ne trae è notevole. Ovviamente, più la moto è sportiva, e quindi meno protettiva, più il cupolino rialzato diventa importante.
Torna al sommario
Coperte protettive
Questo è un accessorio prettamente invernale e tipicamente “scooteristico”, ma esistono dei modelli specifici anche per
moto e in generale, a seconda del modello di moto posseduto, si può provare ad adattare un modello esistente.
Sono delle coperte il cui esterno è in materiale resistente, di solito Cordura, ed impermeabile per proteggere dalla pioggia e dal vento.
L’interno, invece, spesso è imbottito tipo “lana di pecora” anche se ovviamente è tutto sintetico (meglio per le pecore! ;). In sintesi,
l’esterno protegge da acqua e vento e l’interno scalda.
Si fissano alla parte anteriore della moto con delle fibbie che passano sotto lo sterzo e sotto il serbatoio ed il pilota si infila sotto la
coperta, che arriva a coprire tutte le gambe.
In tutti i casi (sia se montiamo un modello specifico per la nostra moto ed in particolar modo se ne adattiamo uno esistente) dobbiamo
verificare la completa assenza di parti che impediscono dei movimenti, come appoggiare i piedi per terra, cambiare, frenare, mettere il
cavalletto, ecc.
Torna al sommario
Paramani imbottiti
Anche questo, come le coperte protettive, è un accessorio prettamente invernale e solitamente associato agli scooter.
Anche in questo caso, esistono dei modelli specifici per moto altrimenti si può provare ad adattare alla propria moto dei modelli esistenti.
La filosofia è identica a quella delle coperte protettive, ossia la parte esterna in Cordura impermeabile e la parte
interna che riscalda.
Queste si fissano agli specchietti e / o alle manopole ed il pilota infila le mani dentro i paramani (detti in gergo anche “moffole”) e guida
normalmente.
Come per le coperte protettive, anche in questo caso si deve fare attenzione che assolutamente nessun movimento sia
impedito: accelerare, frenare, agire sulla frizione, mettere le frecce, agire sull’interruttore d’emergenza, ecc.