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Diario di viaggio Macedonia Emozionale 2011 |
Indice |
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Prima di tutto riporto il chilometraggio della Duchessa!
Contachilometri alla partenza 13.250 |
Contachilometri allarrivo 15.410 |
Chilometri percorsi 2.160 |
Giornate:
25 Giugno 2011 - “La tenaglia”
26 Giugno 2011 - “Habemus biglietti!”
27 Giugno 2011 - “Stress in ufficio”
25/06/2011 - “La tenaglia”
La partenza è prevista per martedì prossimo, il 28 in nottata.
Per giorni sono stato convinto, e lo sono ancora adesso, di partire da solo, come l’anno scorso.
Amo moltissimo viaggiare in solitaria: ascolto me stesso, come se tendessi l’orecchio verso una cavità di cui non conosco nulla, nè forma, nè
dimensione, ma che cerco di esplorare e conoscere quanto più possibile.
Viaggiare da soli è anche la miglior forma di meditazione che io conosca - assieme all’andare in moto in generale.
Poi arriva la proposta di Caterina:
“Perchè non chiedi a Valerio se viene con te?”
Gliel’avevo chiesto anche l’anno scorso per PrimAutunno Balcanico e mi era spiaciuto molto che alla fine
avesse rifiutato.
Però, mi dico, perchè non riprovare!
Lancio il mio sassolino nella forma di SMS:
“Che ne dici di un giro in moto in Macedonia, da mercoledì a domenica prossimi? Dai, come ai vecchi tempi!”
Con lui la memoria spazia su un arco temporale di oltre 30 anni e i “vecchi tempi” sono sia le decine e decine di gite fatte in sella a Nelik
in Centro Italia all’epoca spensierata dei vent’anni, ma soprattutto è il primo mitico viaggio all’estero con Nelik.
1994: moto acquistata da 3 mesi, cartina dell’Europa centrorientale spalancata sul pavimento.
A guidarci, le suggestioni di letture e nomi sentiti ai telegiornali. Muri caduti da pochi anni, città misteriose ed evocative: Praga, Varsavia,
Budapest. L’avventura, l’esplorazione, la scoperta geograficamente a pochi km da casa, ma culturalmente lontani anni luce.
Rimase mitica l’assenza di Danzica dal nostro itinerario: non sapendo che in polacco fosse Gdansk, nella mia ricerca iniziale con il dito sulla
cartina la saltai, salvo poi scoprirlo casualmente qualche tempo dopo il nostro rientro a Roma, con nostra grande delusione.
Riuscii a visitarla cinque anni dopo, ma questa è un’altra storia.
Viaggio mitico quello del ’94: un mese da soli, a parte una breve parentesi in cui si unì una coppia di amici in auto. Praticamente senza soldi,
solo quelli per la benzina e per ostelli e alberghi in stile sovietico, pasti frugali. Ricordo ancora l’arrivo a Roma con zero lire in tasca
e la moto in riserva. Non avremmo letteralmente potuto fare un km in più, però quelli che percorremmo ce li godemmo tutti e li ricordiamo ancora
adesso.
Questo viaggio in Macedonia ovviamente sarebbe diverso da tutti i punti di vista. La durata drasticamente minore, il contesto: tutto.
Però, saremmo di nuovo io e lui, con la solita voglia di cazzeggiare: come ai vecchi tempi.
Proseguo la manovra a tenaglia con altri SMS e telefonate.
Forse si apre una breccia, chissà.
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26/06/2011 - “Habemus biglietti!”
É domenica sera.
Oggi con Caterina sono andato al mare a Cerenova, a recuperare la guida dei Balcani Occidentali che prestai qualche mese fa a mio fratello.
Per tutta la giornata è proseguito lo scambio di SMS con Valerio, sia da parte mia che da parte di Caterina. La tenaglia è implacabile, anche
perchè la partenza dovrebbe essere martedì notte e ancora non ho comprato i biglietti!
In serata arriva l’ok! Festa! Valerio è riuscito a sistemare gli impegni che aveva, grazie soprattutto alla complicità di Marica.
Non vede l’ora di partire! Anch’io!!
Raccolgo frettolosamente su Internet altre informazioni sui traghetti per l’Albania e il Montenegro. Sono ancora indeciso sul giro da fare.
Inizialmente pensavo Albania, Macedonia e Montenegro. L’idea di tornare a salutare Savo mi intrigava
moltissimo. Poi, leggendo la guida della Macedonia, decido che è meglio dedicarle tutti i giorni a disposizione: sembra bella e cercare di
unire anche Kosovo e Montenegro trasformerebbe la gita in una stressante corsa contro il tempo.
Quando raggiungo questa decisione filosofica, la mezzanotte è passata da poco.
I siti che offrivano i biglietti non consentono più l’acquisto per domani, visto che ormai, da pochi minuti, è lunedì!
Panico!! In un istante vedo svanire la gita e non saprei nemmeno come dare la ferale notizia a Valerio.
Non c’è verso di comprare Venturis. Annoto il numero telefonico, domani mattina proverò a chiamarli il prima possibile.
Stesso discorso per European Seaways, impossibile l’acquisto con sole 24 ore di anticipo.
Provo l’ultima compagnia, la Adria Ferries.
Miracolo! Il sito mi fa selezionare la data di martedì. Compro il prima possibile, prima che il sito ci ripensi, andata e ritorno per due persone
in moto.
Fatto, abbiamo i biglietti, stiamo per partire!! Comunico la lieta novella a Valerio prima di crollare a letto verso l’1.
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27/06/2011 - “Stress in ufficio”
Giornata incredibilmente tesa e frenetica in ufficio, con pressioni continue da parte di tutti i responsabili del progetto. Salto il pranzo per
cercare di chiudere le mille falle che, come per un accordo segreto, hanno deciso di emergere tutte insieme.
Rimango in ufficio fino alle 21, senza riuscire a vedere nulla per il viaggio.
Mando raffiche di SMS a Valerio chiedendogli tutte le cose in sospeso: una catena aggiuntiva per legare la moto, da recuperare a casa dai miei;
panini da fare domani, come cena sul traghetto; alcune medicine, eccetera.
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